La fortuna degli Etruschi nella costruzione dell'Italia unita. Atti del 28° Convegno internazionale di studi sulla storia e l'archeologia dell'Etruria (2010)
L'argomento scelto - ad un primo esame - poteva sembrare una forzatura, il tentativo di agganciarsi ad un'iniziativa più ampia e prestigiosa che era stata autorevolmente promossa. Ma ascoltando le singole relazioni degli studiosi intervenuti e ora - ancora meglio - potendo leggere i loro testi, ci si rende conto che non vi è stata alcuna forzatura: il mito degli Etruschi ha effettivamente accompagnato l'unificazione del nostro Paese. Il mondo etrusco con la sua struttura politica "federale" apparve infatti come un possibile e autorevole riferimento per la nuova Italia: se l'eredità della Roma imperiale era rivendicata dallo Stato Pontificio, la vivacità e il policentrismo degli Etruschi vennero esaltati da intellettuali, politici e uomini d'azione favorevoli agli ideali risorgimentali. D'altronde si era appena conclusa la stagione dell'Etruscheria settecentesca e si stava vivendo una stagione di scoperte eccezionali a partire da quelle realizzate dal principe-archeologo Luciano Bonaparte a Vulci negli anni Venti e Trenta dell'Ottocento.
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