Cronache di delitti lontani

La storia di Firenze, come quella dell'intera Toscana, è una storia di due dimensioni. Da un lato, la città solare, colma di bellezze artistiche; dall'altro, una Firenze (e una Toscana) che i turisti vedono ben di rado, una contrada 'speculare e nascosta', percorsa dal crimine e dal mistero. Frutto del talento di alcuni tra i migliori giallisti italiani e statunitensi, "Cronache di delitti lontani" è appunto un'antologia di racconti ambientati in quest''altra' Firenze, in quest''altra' Toscana, a cavallo tra due secoli e con un prolungamento ideale nel Vermont del 1917. Come sottolinea Douglas Preston nella sua introduzione, "sull'onda delle 'Cronache', siamo trasportati all'interno di scintillanti caffè e salotti eleganti, così come nei sordidi meandri di vicoli e periferie. Un'autentica sfilata di personaggi perversi e geniali popola queste pagine. Tra di loro, Sherlock Holmes in incognito e il Geomante, un assassino esoterico che anticipa le gesta dei moderni 'serial killer '. Incrociamo anche personaggi realmente esistiti, come l'anarchico Gaetano Bresci e il criminologo Cesare Lombroso. Ciò che queste 'Cronache' riescono a fare è portare brillantemente alla luce una lunga serie di fiorentini e di toscani, sia in patria che all'estero, reali o immaginari, ma tutti accomunati da una singolare inclinazione al delitto e alla 'detection': un'antologia pirotecnica, impareggiabile e sinistramente incantevole, proprio coma la stessa Firenze, la stessa Toscana...".