Di silenzio e d'ombra. Scrittura e identità femminile nel Novecento italiano
Per secoli le rappresentazioni della donna nella letteratura sono state simili alle immagini di "muti fantasmi", riflessi di una lunga rimozione della realtà di genere nella nostra cultura. Nel Novecento, epoca di grandi conflitti e di grandi trasformazioni, la ricerca dell'identità femminile ha trovato finalmente nella forma letteraria una possibilità di espressione privilegiata, un territorio condiviso in cui confrontare esperienze, vicende individuali e collettive, luoghi e simboli, progetti di emancipazione e utopie. Nei saggi qui raccolti, l'attenzione è rivolta in particolare ad alcuni romanzi tra i più significativi del Novecento italiano e alla loro funzione nel percorso di scoperta e maturazione della coscienza femminile: "Lydia" di Neera, "Cortile a Cleopatra" di Fausta Cialente, "Artemisia" di Anna Banti, "Quaderno proibito" di Alba de Céspedes, "l'Iguana" di Anna Maria Ortese. Uno spazio di rilievo è infine dedicato alla alla scrittura di una tra le massime autrici del dopoguerra, Elsa Morante, in un'analisi che comprende il romanzo d'esordio, "Menzogna e sortilegio", l'intensa e originale opera poetica e la complessa tematica del materno.
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