Evitare le buche più dure. Vent'anni di viaggi al contrario
Un racconto itinerante lungo vent'anni, che parte da un umido attunno milanese, nei primissimi anni Ottanta, e si disperde negli angoli più remoti del pianeta. L'esperienza è raccontata da un giornalista di viaggio, che entra alle prime armi nel mondo fasullo e abbacinante delle riviste patinate, e si trova a dover letteralmente reinventare i luoghi dei reportage, a uso di inserzionisti pubblicitari e direttori conniventi. La mistificazione è nelle parole, ma soprattutto nelle fotografie, che offrono ai lettori l'immagine di un mondo sognato e forse mai esistito. Ma anche la mistificazione ha un limite, e brandelli di verità traspaiono sempre più frequenti nel corso dei reportage con effetti spesso esilaranti. Da città come Seattle e Bangkok, ai non-luoghi turistici come le Maldive, i Caraibi e le Hawaii passando per paesi difficili e poco battuti come il Camerun, l'Ecuador, il Venezuela e il Sud algerino, il racconto rimbalza costantemente tra la realtà e l'immagine ricreata sulle pagine della Rivista, svelando i meccanismi con i quali si 'costruisce' un reportage di viaggio. La storia si interrompe nel 2001 con l'attentato alle Twin Towers, che segna il crollo del turismo mondiale e, in qualche modo, la fine del giornalismo di viaggio. Che però risorgerà, come fenice, dalle sue ceneri...
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