Alpi. Una grammatica d'alta quota
Un percorso tra le diverse culture della catena alpina, lungo il quale il viaggiatore si abbandona al piacere degli incontri e di un girovagare saggio e spensierato. L'autore, giornalista sull'orlo della cassa integrazione e alpinista pentito, si mette in viaggio nelle Alpi, progettando di partire dalle Giulie, a est, e arrivare al Monte Bianco, a ovest, in un'unico percorso. Lungo l'itinerario incontrerà i rappresentanti delle culture minoritarie, depositari di lingue e costumi che l'isolamento secolare della montagna ha contribuito a far sopravvivere. Sloveni, tedeschi, friulani, ladini, walser, valdostani di dialetto patois, tutti con in tasca il passaporto italiano e con la memoria di una lingua diversa. A volte, con la nostalgia di una diversa patria. Si imbatte in una galleria eterogenea di personaggi: poeti e maestri elementari, enologi e guide alpine, industriali e albergatori, scultori e formaggiai, storici e linguisti. Ognuno aggiunge un tassello a un mosaico alpino di grande ricchezza e varietà. Un appassionante viaggio nel passato e nel presente di un mondo poco conosciuto e molto affascinante.
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