Piemontesi
Una sola parola è sufficiente per definire la vera essenza piemontese: understatement. Che, tradotto, starebbe per "esageruma nen" ("non esageriamo"). Con questo spirito i piemontesi affrontano la vita. Gente solida, concreta, lavoratori senza troppi grilli per la testa sia quando coltivano il riso e pigiano l'uva, sia quando costruiscono automobili o satelliti artificiali. Sempre portatori di quel senso del dovere tutto piemontese e di cui Vittorio Alfieri è il profeta. Daniela Finocchi propone il ritratto fedele, ironico e al tempo stesso affettuoso, di un popolo colto nella sua dimensione antropologica, culturale e storica. L'autrice analizza innanzitutto come i piemontesi vedono se stessi e gli altri, come vivono il cibo e il tempo libero, il lavoro e la religione, le relazioni sociali, con le autorità o con le istituzioni. Per sorridere di loro, magari, finendo con l'amarli. La componente fotografica, affidata al fotografo Gabriele Croppi, ricopre un ruolo fondamentale in "Piemontesi". Le fotografie, tutte originali e realizzate ad hoc, accrescono la dimensione divulgativa, rendendola di pregio e, al tempo stesso, in grado di cogliere originalità ed eccentricità di questo popolo.
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