A passo di giudice. Democrazia e «Rivoluzione giudiziaria»
Il tema di fondo dell'analisi compiuta nel libro (confortata dal richiamo alle visioni di grandi scrutatori del passato dei nessi tra giustizia e potere, da Voltaire a Tocqueville, e di contemporanei come Furet, o i nostri Mortara, Scarpelli, Giuliani, Achille Battaglia) è che quando corpi giudiziari si atteggiano e agiscono a guisa di corpi politici, quali che possano essere le variabili storico-politiche e gli intenti dei magistrati, i fenomeni di accelerazione delle tensioni e dei conflitti subiscono spinte inusitate verso il disfacimento del complessivo tessuto istituzionale, con esiti imprevedibili di 'mutamenti' fino allo sfiguramento dello stesso regime democratico.
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