I Gesuiti e le tarantole
Il tarantismo è stato, è tuttora e probabilmente continuerà ad essere ancora per chissà quanto tempo al centro di una vexata quaestio, autorevolmente dibattuta dalle angolazioni prospettiche più diverse (storica, musicologica, etnologica, antropologica, medica, psichiatrica) e variamente orientata verso le ipotesi esplicative più disparate (isterismo? latrodectismo? possessione? esorcismo? adorcismo? bovarismo?). Non rientra nelle nostre competenze e nelle nostre intenzioni accrescere di una nuova unità la già corposa bibliografia scientifica sull'argomento. Il presente volume vuole semmai offrire ai lettori comuni, come ai tarantologi militanti su questo o quel fronte, la possibilità di consultare - nella traduzione italiana - le pagine dedicate all'argomento, alla metà del XVII secolo, dai padri gesuiti Athanasius Kircher e Caspar Schott: fonti assolutamente imprescindibili, ma di non sempre facile reperibilità; puntualmente evocate, ma non sempre rispettosamente citate. Questi gli intenti e i contenuti del presente lavoro, da noi messi via via a punto e a fuoco in anni e anni di studio della trattatistica di argomento musicale, di area gesuita e d'età barocca.
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