I personaggi del romanzo sono ben tratteggiati e le loro profondità scandagliate. Forse il più simpatico è Solveig, la giornalista, che permetterà a Märit di iniziare a fare il suo stesso lavoro dopo la decisione di lasciare medicina. Una luce abbagliante riceve l’egoismo soprattutto, ma non sempre solo di quelle, delle giovani generazioni in Svezia. Un libro spietato, ma a tratti commovente...
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