Il libro delle parabole
Aveva promesso di non raccontarlo mai a nessuno, allora era solo un ragazzino, ma adesso, giunto sulla riva del fiume che ha già chiamato tanti amici all'altra sponda, incalzato dalle domande rimaste senza risposta, Enquist capisce che quella donna incontrata nell'estate del 1949 è il cuore del romanzo che non è mai riuscito a scrivere. Un romanzo d'amore. Che cos'è l'amore? Un'estasi dello spirito e del corpo, quel corpo negato dalla fede severa della sua infanzia e la cui scoperta improvvisa è stata un'esperienza mistica, rivoluzionaria, l'inizio di una ricerca più alta e tormentata di libertà che lo ha accompagnato per tutta la vita, tra l'angoscia del peccato, il richiamo della perdizione e il fascino per quella ribellione assoluta che è la follia. Di qui il bisogno di ritrovare i modelli che hanno "marchiato a fuoco" la sua esistenza e raccontarli in nove parabole, fulminanti, crude e senza veli come è concesso alla poesia biblica: il mistero del taccuino del padre mai conosciuto che conteneva solo versi d'amore, la zia eroica che in punto di morte ha osato rinnegare il Dio che non l'ha mai ascoltata, la bisnonna che per 34 anni ha scritto sui muri il suo dolore e che quando le hanno tolto la penna ha continuato con un chiodo. E quella sconosciuta gentile e sola che nel lontano 1949 gli ha aperto le porte della stanza più intima, dove i segreti proibiti dell'amore si intrecciano a quelli dell'immaginazione, convertendolo alla religione della vita e della scrittura.