Alla radice
Alla radice è un romanzo che scalda il cuore, un racconto on the road bizzarro commovente e spesso esilarante (nella miglior tradizione dell’umorismo finlandese) che fa riflettere sulle origini, sull'identità e soprattutto sul mal di denti. «Metafore e riferimenti dentistici, che naturalmente ricorrono nel libro, ne rivelano anche la chiave: necessità e dolore. Ma Nousiainen riesce a non perdere leggerezza» - Paolo di Paolo, Robinson «Umorismo eccentrico tutto finlandese, bella storia, happy ending. La lettura di Alla radice è deliziosamente divertente, ma anche altamente educatica sull'igene dentale e sulla salute pubblica» - NDR Kultur, Germania «Un romanzo psicologicamente e filosoficamente ben pensato ma, soprattutto, molto divertente» - Turon Sanomat, Finlandia In amore, come in odontoiatria, la pratica è tutto Solo il cognome, Kirnuvaara, sembra accomunare Pekka, vittima di un cronico mal di denti, e il suo nuovo dentista Esko. Pekka è uno spigliato, sensibile e moderno copywriter di mezz’età che non ha mai superato l’abbandono da parte del padre e che ora, con il fallimento del suo matrimonio e una disputa in corso sull’affidamento dei figli, vede infrangersi il suo ideale di famiglia perfetta. Esko, che ha quasi sessant’anni, ha invece preso spunto dai freddi genitori adottivi per elevare l’odontoiatria a filosofia di vita e praticare l’anestesia anche su emozioni e sentimenti. Ma con lo scavo nelle radici dentali di Pekka emergono ben altre, e condivise, radici: dietro lo stesso cognome, si scopre, c’è lo stesso padre. Dopo qualche trapanatura e le prime inevitabili, buffe incomprensioni, la corazza di Esko s’incrina e l’improbabile coppia di fratelli si mette sulle poche tracce che ha di lui, sperando di trovare una buona ragione per una doppia negazione d’amore paterno. Nasce così, in un asettico studio dentistico di Helsinki, una storia on the road calda e coinvolgente, dove ogni tappa verso lo svelamento finale arricchisce la famiglia Kirnuvaara di nuovi, sorprendenti parenti, formando un variopinto amalgama multietnico. Tra incontri e scontri di personalità, siamo scorrazzati dalla Carelia del Nord alle degradate periferie di Södertälje in Svezia, dalla Thailandia, con il suo deteriore turismo, ai grandi spazi dell’outback australiano, sacri agli aborigeni: un viaggio di conoscenza – di sé e del diverso da sé, oltre che del concetto di paternità – che si farebbe quasi iniziatico, se non fosse per le esplosioni di un’insopprimibile verve comica degna della migliore tradizione umoristica finlandese.