Era il 1947, l’Olanda usciva dalla Seconda Guerra mondiale animata sì da un bisogno profondo di ricostruirsi ma, anche e soprattutto, con ferite altrettanto profonde. Non solamente alla sua identità quanto, ancor più, ad una sorta di innocenza perduta. Un paese che aveva perso la sua neutralità storica, vissuto l’occupazione nazista e la vera carestia, ricordata con il termine hongerwinter, cioè l’inverno della fame...
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