Saga di Gautrekr
Nel fitto di un bosco vive una famiglia avarissima: basta che vada perduto anche un solo chicco di grano e qualcuno di loro dovrà uccidersi gettandosi da una rupe per riequilibrare il rapporto tra le entrate e i consumi. Dalla stessa rupe, del resto, vengono gettati i vecchi perché non gravino sulle spalle dei più giovani. Sempre nel fitto di un bosco, nel cuore della notte, un consesso di divinità delibera sul destino di un eroe: Odino lo colma di doni, Thor di maledizioni. E la maledizione più terribile sarà di poter vivere la durata di tre vite umane, ma di dover commettere tre azioni infami e disonorevoli, la prima delle quali sarà di uccidere a tradimento il proprio sovrano. Un giovane che tutti credono un sempliciotto si rivela ben più astuto di quanto appaia e giocando con le convenzioni della società vichinga riesce a conquistarsi un regno senza combattere una sola battaglia. Sono questi i temi intorno a cui si dipanano gli episodi principali della "Saga di Gautrekr", una saga che, a differenza di tante altre opere narrative del Medioevo islandese, non ha al proprio centro la figura di magnifico eroe, ma tesse una rete di storie intorno a varo personaggi che esibiscono i loro peggiori difetti. Motivi fiabeschi, echi dell'antica religione pagana, saggezza popolare si uniscono qui a formare un testo singolare, che sorprende e diverte il lettore, contribuendo a delineare un quadro unico della cultura islandese medievale.
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