L'uomo che voleva essere colpevole
Un uomo uccide sua moglie. Un fatto di cronaca come tanti, ma l'azione si svolge in una società di stampo vagamente orwelliano, un mondo perfettamente regolato e ordinato, in cui tutto è obbligatorio, compresa la felicità. Torben, l'omicida, viene sottoposto a cure psichiatriche e poi rimesso in libertà. La colpa non esiste, perché la responsabilità dell'individuo non esiste. Ma, contravvenendo a tutte le regole, Torben si ostina a rivendicare il suo diritto a essere dichiarato assassino perché è l'unico modo per poter salvare il suo diritto a essere se stesso e affermare il proprio valore in quanto individuo.
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