Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande
Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, basato sulle ricerche condotte negli anni '20 da Evans-Pritchard in Africa, è un'opera fondamentale in ambito etnografico e un classico dell'antropologia culturale e sociale. Combinando la pratica etnografica con elaborate riflessioni teoriche, il testo ha stimolato il dibattito anche al di fuori dei confini disciplinari e costituisce un punto di riferimento per chiunque si occupi di credenze sulla stregoneria e, più in generale, di problemi relativi alla razionalità in culture diverse dalla nostra. Le concezioni della stregoneria e della magia, nonché le pratiche oracolari e divinatorie degli Azande - un insieme di popolazioni di lingua sudanese stanziate fra il Sudan e il Congo attuali -, sono presentate come un complesso strutturato, coerente e logicamente necessario, non riducibili alla dicotomia vero/falso. A partire da quest'opera il pensiero cosiddetto "primitivo" non sarà più analizzabile secondo la sua presunta natura pre-razionale o pre-logica, ma in relazione alla società che lo esprime.