L'evoluzione delle macchine. Da Darwin all'intelligenza globale

"Il corpo che aveva in mente era dunque un'enorme moltitudine di individui che sono diventati elementi anatomici di un io superiore." La fantasia che anima le meditazioni notturne dell'ingegnere Hans Castorp nella "Montagna incantata" è ormai realtà grazie alle conquiste della logica simbolica, della computer science e della "vita artificiale". George B. Dyson, figlio del grande fisico Freeman e nipote di quel George che fu il massimo teorico delle granate nella prima guerra mondiale e poi direttore d'orchestra della Londra sotto le bombe di Hitler, sposa la causa dell'artificiale contro ogni timore che l'essere inglobati in un grande organismo telematico distrugga ogni nostra peculiarità. Anzi, è solo riconoscendo nell'artificiale l'altra faccia dell'umano che riusciremo a non essere antiquati di fronte a quell'intelligenza globale che costituisce una nuova tappa nell'evoluzione del pianeta.