Il fascino del male. Crimini e responsabilità nelle storie di vita di tre serial killer

Il fascino del male. Crimini e responsabilità nelle storie di vita di tre serial killer

Perché si commettono delitti efferati? E' davvero la follia a fare di un uomo un serial killer? A queste domande gli autori, esperti di criminologia e di psichiatria forense, formulano delle risposte analizzando tre casi, divenuti in Italia tristemente famosi, di pluriomicidi macchiatisi di delitti caratterizzati dall'associazione sesso-sadismo-morte. Il caso di Luigi Chiatti, il cosidetto "mostro" di Foligno (ma gli autori rifiutano questo termine), quello di Marco Bergamo, il "mostro" di Bolzano, e di Giancarlo Giudice, il "mostro" di Torino, hanno avuto una grande risonanza. Dalla conoscenza dei tre serial killer, maturata nel corso delle perizie psichiatriche loro affidate dai magistrati che hanno istruito i processi, gli autori prendono spunto per raccontare la vita di queste tre persone (uomini appunto, non mostri) e indicare come non siano dei pazzi: la crudeltà e la distruttività sono caratteristiche della natura umana ed espressione della scelta di prediligere il male, avendone subito la seduzione.Nello stile accattivante di un lungo racconto, "Il fascino del male" conduce a riflettere sulla genesi del delitto, sul bene e sul male, sulla responsabilità morale, sulla libertà e sulla colpa. Senza illusioni, ma senza pessimismi: "Non bisogna chiedersi perché l'uomo compie delitti, ma perché ne compie così pochi".
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