A strapiombo nella verticale
Christoph Hainz è un protagonista di spicco dell'alpinismo. Uno scalatore nel senso tradizionale della parola, uno dei pochi "allrounder" che negli ultimi anni sono sopravvissuti all'evoluzione dell'arrampicata sportiva. Hainz è l'alpinista che nel marzo del 2003 ha vinto in solitaria la parete nord dell'Eiger in sole 4 ore e mezza - un tempo da record. Già questo successo basterebbe per essere riconosciuto fra i più grandi protagonisti dell'alpinismo classico. La sua fama unica nell'alpinismo internazionale è legata alle sue prestazioni e ai suoi successi di arrampicatore sportivo, come per esempio sulle grandi pareti delle Dolomiti. In questo ambito è giunto al massimo delle possibilità odierne segnando il "limite di capacità", come attesta Reinhold Messner. Christoph Hainz è nato nel 1962 a Selva dei Molini/Alto Adige. E un alpinista che, nonostante la sua posizione indiscussa in vetta al suo sport, è capace di guardarsi intorno - e di guardare indietro. E un uomo che ha qualcosa da dire e anche qualcosa da raccontare. L'autopromozione però non fa per Christoph Hainz. Così, anche nel caso di questo libro ci sono voluti alcuni impulsi e "spinte" inflessibili da parte di Reinhold Messner, grande mentore e protagonista precursore dell'alpinismo contemporaneo.
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