Il segreto dell'arte. Duchamp e Wittgenstein
Riflettere sull'arte stando nell'arte, attraverso qualcosa che nega l'arte presentandosi tuttavia come tale: questo può essere un senso dei ready-made. Duchamp, mettendo in luce un problema di valori, compiendo il gesto estremo di una 'trasvalutazione' di valori, è stato forse più filosofo che artista? Al di là dell'essere considerati o meno arte, i ready-made intrattengono un dialogo filosofico con l'arte. Continuano a chiederci che cosa siamo disposti a chiamare arte, che cosa riteniamo sia essenziale all'arte, ammesso che questo qualcosa ci sia, fino a che punto siamo disposti ad accettare che un oggetto, senza trasformazione artistica, svolga le funzioni di un'opera d'arte e che rapporto abbia o debba avere l'arte con l'ordinario. Questo saggio, muovendosi fra questi interrogativi, attraverso alcuni paradigmi della filosofia wittgensteiniana, riflette sul comprendere, in quanto modalità del vedere, messo in gioco dai ready-made.
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