Scienze naturali e impertinenti
Nel mirino dell'umorismo di Fournier è la botanica, la zoologia e l'uomo, l'essere sospeso tra questi due mondi, ma anche "la più elevata conquista del cavallo". Tra gli argomenti trattati, la "tristezza" del cavallo, la "furbizia" dello scimpanzè, l'"ingratitudine" del gatto, l'"appiccicosità" del cane, ma anche la fisiologia dell'uomo o per meglio dire dell'uomo-tipo come l'impiegato, il culturista, l'idraulico o il gendarme. Il dovuto spazio è riservato poi ai rapporti tra l'uomo e il mondo vegetale, uomo che è "più animale che vegetale", visto e considerato che "passeggia più volentieri in compagnia del suo cane che con quella di un porro".
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