Non il fiore ma la cipolla sulfurea. Poesie
"Poesia con la "p" minuscola, per pudore ma anche per una scommessa, quella di usare una scrittura che stia fra la pagina, la strada e il canto, che non sia tipograficamente ferma, ma possa adattarsi al fiato, alla voce di chi vuole farla propria. Ma anche romanzo familiare popolato dalla figura della madre, del padre, della sorella, o quella del figlio Emanuele, dove si incrociano i timori della vecchiaia e le esplosioni della giovinezza. E mentre maturano le castagne e cadono le foglie, Tonino Conte racconta anni e affanni, misura il dolore della vecchia terra di fronte a un mare che gli sembra invece sempre uguale, senza rughe". Dalla prefazione di Nico Orengo.
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