L'arte di conversare. Note per un saggio sulla conversazione
Nel solco della tradizione delle "arti della conversazione" e sulle orme di Jonathan Swift, l'abate Morellet, collaboratore dell'Enciclopedia e frequentatore abituale dei salotti parigini, nel 1812 dà alle stampe De la conversation. Agile e acuto, mosso dalla preoccupazione di frenare "l'inclinazione naturale che ci sospinge incessantemente verso la barbarie", vi denuncia e commenta gli errori che avvelenano il piacere della conversazione. La disattenzione, l'abitudine di interrompere e di parlare più d'uno alla volta; l'eccessiva fretta nel dar prova di spirito; l'egoismo; il dispotismo o lo spirito di dominazione; la pedanteria; la mancanza di coerenza nella conversazione: ecco alcuni dei "vizi" capitali da evitare.
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