Rapporto su lo sviluppo umano. 13.La qualità della democrazia
Lo sviluppo umano non è estraneo alla politica. Nella riduzione della povertà di una persona o di un gruppo entrano in gioco in egual misura sia le sue possibilità di progresso economico sia la dimensione del suo potere politico. Il sistema democratico si è dimostrato il più efficace nel mediare e nel prevenire i conflitti e nell'allargare un benessere duraturo. Attribuendo ai cittadini un maggior ruolo sia nella scelta di chi governa sia nel controllo del modo di operare di un governo la democrazia arricchisce il processo dello sviluppo umano con i principi della partecipazione e della responsabilità. "Il Rapporto 2002 sullo Sviluppo Umano. La qualità della democrazia" insiste sull'importanza della partecipazione politica come dimensione essenziale dello sviluppo umano. Per poter fare progressi sul cammino dello sviluppo umano la democrazia ha un peso decisivo, ed è tutt'altro che un lusso riservato ai paesi ricchi. Tuttavia il rapporto tra un sistema democratico di governo e lo sviluppo economico non è deterministico. In troppi paesi democratici larghe fasce della popolazione restano escluse dai benefici dello sviluppo. Per rendere un governo realmente responsabile davanti alle istanze della grande maggioranza del popolo occorre radicare la democrazia. Inoltre vi sono oggi gravi problemi che varcano le frontiere nazionali, come la minaccia del terrorismo, la mondializzazione e il degrado dell'ambiente, che devono essere affrontati prevenendo l'insorgere di ulteriori frammentazioni nel mondo. A tale scopo la democrazia deve permeare di più anche le istituzioni internazionali e le reti degli accordi e dei negoziati multilaterali. "Il Rapporto 2002 sullo Sviluppo Umano": esamina le questioni cui le democrazie vecchie e nuove devono fare fronte per allargare la partecipazione, rafforzare il controllo sull'esecutivo, superare rischi di arretramento; mostra che il controllo democratico delle forze di sicurezza è la strada maestra per aumentare le possibilità di costruire la pace; supera il concetto convenzionale di buon governo per proporre un modello che sommi la giustizia all'efficacia; illustra gli strumenti per misurare le libertà civili e politiche e la loro relazione con l'ISU, l'Indice di Sviluppo Umano; presenta per la prima volta, per ciascun paese, una misura del progresso verso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Il Rapporto 2002 sullo Sviluppo Umano include contributi di Kofi Annan, Aung San Suu Kyi, Mohammad Khatami, Abdoulaye Wade, Jody Williams e Bono.
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