La vita breve
In questo libro realtà e finzione si mescolano pericolosamente, in una storia dai toni noir, per dare vita a uno dei romanzi più ambiziosi del ventesimo secolo – «stilisticamente perfetto», scrive Sandro Veronesi nella postÂfazione al volume – che segnerà un prima e un dopo nell’opera di Onetti e nella letteratura latinoamericana tutta.«Si tratta di un'opera poco decifrabile, stilisticamente perfetta, e rappresenta secondo tutti i critici l'esordio della cosiddetta modernità nella letteratura latinoamericana» - Sandro Veronesi, RobinsonJuan MarÃa Brausen è impiegato in un'agenzia pubblicitaria di Buenos Aires e vive con la moglie Gertrudis. Sta lavorando al soggetto per un film che decide di ambientare nell'immaginaria città di Santa MarÃa, di sua invenzione, mentre dedica anima e corpo a decifrare i dialoghi stentati che gli arrivano dalla casa della vicina: tutto gli sembra più degno di nota del suo presente. Alla pari di un Don Chisciotte dei giorni nostri, più la vita reale si farà grigia e insopportabile - sta per essere licenziato, la moglie è malata e si chiude in un guscio di incomunicabilità -, più Brausen tenderà a rifugiarsi nelle sue fantasticherie, e a identificarsi con il suo protagonista inventato: il dottor DÃaz Grey. Non si limita a immaginare un'altra vita, vuole essere un altro. Ma fino a che punto potrà spingersi? Postfazione Sandro Veronesi.