Chi ama, odia
Un gioiello ritrovato, divertente e imprevedibile, scritto a quattro mani da due figure imprescindibili nel panorama letterario argentino. «Delizioso giallo scritto a quattro mani» - il Corriere «Un mistero elegante: Agatha Christie in versione postmoderna» – Words Without Borders «Il giallo serve qui per giocare col giallo, tra girandole di citazioni, cliché rovesciati, prese in giro manifeste, esercizi di stile. Un pastiche delizioso, mirabilmente scritto in coppia da una vera coppia, un gioco da tavolo con uso di letteratura, un gioiellino vintage di scuola borgesiana» - Tuttolibri «Chi ama, odia» è l'unico romanzo scritto a quattro mani da due figure imprescindibili nel panorama letterario argentino: Adolfo Bioy Casares e Silvina Ocampo. Una coppia al tempo stesso glamour e tormentata, una sorta di Scott e Zelda Fitzgerald latinoamericani, che ha dato forma alla scena letteraria di Buenos Aires dagli anni Trenta in poi. Una giovane traduttrice di romanzi gialli viene trovata morta nell'Hotel Central di una località di villeggiatura, Bosque del Mar, mentre l'albergo è completamente isolato a causa di una tempesta di sabbia. Giocando col genere poliziesco e con innumerevoli riferimenti letterari, gli autori costruiscono la classica trama in cui «l'assassino è tra di noi». Mentre un improvvisato investigatore – il medico omeopatico Humberto Huberman – si incarica delle indagini, i sospetti vengono fatti abilmente ricadere ora sull'uno ora sull'altro dei villeggianti. Divertente e imprevedibile, «Chi ama, odia» è un gioiello ritrovato, in cui, come racconta Francesca Lazzarato nella postfazione: «Bioy e Ocampo non solo scrivono in continuo dialogo tra loro, con le proprie letture, con l'invisibile e onnipresente Borges, ma non smettono di interpellare i lettori».
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