Friday black

Friday black

Un esordio potentissimo, con un immaginario degno di Black Mirror e una lingua essenziale e tagliente, che ha ricevuto elogi da grandi nomi della scena letteraria amaricana come George Saunders e Colson Whitehead, e paragoni con classici contemporanei del calibro di Kurt Vonnegut e Ralph Ellison. «Dalle aberrazioni del consumismo, alle tensioni tra neri e bianchi, alla sovrabbondanza di armi da fuoco: un ritratto distopico (ma ferocemente reale) degli Stati Uniti in 13 racconti che oscillano tra satira e horror » - TuttoLibri «Un esordio incredibile, una voce nuova e necessaria» – New York Times «Questa raccolta è letteralemente sbalorditiva» – Boston Globe Un centro commerciale che durante le campagne di sconto del Black Friday viene invaso da orde di consumatori-zombie; un parco a tema in cui i bianchi possono simulare di uccidere presunti malintenzionati neri; l'autore e la vittima di una sparatoria in una scuola che, dopo morti, cercano di prevenirne un'altra; un gruppo di attivisti neri che vendica con surreale violenza l'ennesima clamorosa assoluzione di un omicida razzista; un mondo postapocalittico in cui ogni giorno si ripete, in un loop eterno, una catastrofe nucleare. I dodici racconti di Nana Adjei-Brenyah sono un ritratto distopico degli Stati Uniti contemporanei, in cui la realtà del consumismo, delle diseguaglianze di classe, delle tensioni razziali, dell'uso incontrollato delle armi da fuoco vengono portate alle loro estreme conseguenze, usando in maniera brillante i dispositivi della satira, della narrativa fantastica, dell'horror. Al cuore delle storie restano però personaggi umanissimi e credibili, nostri simili, che cercano di conservare la sanità mentale o la coerenza morale in un mondo che deraglia: a loro – a noi – l'autore affida la sua speranza.
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