Con La ferrovia sotterranea Colson Whitehead ha messo a segno un colpo da maestro, una di quelle imprese che, forse, a questi livelli, nella vita di uno scrittore accadono (quando accadono) una sola volta. Sono 374 pagine di scrittura pulita ed impetuosa nello stesso tempo, per un libro che definire come romanzo sul razzismo contro i neri in America è quantomeno riduttivo se non, addirittura, sbagliato...
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