Il «Liber de ordine officiorum Ecclesiae Pisanae» del canonico Rolando (sec. XII). Vol. 1: Introduzione, edizione e indici.
L'Ordinario, in latino Liber Ordinarius o Liber de ordine officiorum, non era un libro liturgico vero e proprio ma una sorta di manuale, nel quale erano raccolte le istruzioni necessarie per lo svolgimento delle singole celebrazioni dell'anno liturgico, per ognuna delle quali erano indicati i testi da utilizzare con il solo incipit, rimandando quindi agli altri libri, come l'Antifonario, per il testo completo. Il nome dell'autore compare nel Prologo: si tratta di Rolando, canonico di S. Maria, insigne canonista e docente all'Università di Bologna, che visse a Pisa nel secondo quarto del secolo XII. In seguito divenne cardinale e, finalmente, sommo pontefice con il nome di Alessandro III, in quello che fu uno dei più lunghi pontificati della storia, dal 7 settembre 1159 al 30 agosto 1181. Redatto a Pisa intorno al 1137 per la canonica di S. Maria, in un periodo in cui si lavorò intensamente non solo alla costruzione degli edifici (dalla Dedicazione della cattedrale, 1118, all'inizio della costruzione del Battistero, 1152) ma anche alla riforma della vita liturgica, il Liber de ordine officiorum è nato in uno dei periodi più importanti e creativi per la storia della Chiesa. Appena terminata la redazione, infatti, il Liber di Rolando fu adottato, come modello, dalla canonica di S. Frediano di Lucca e dalla rete di canoniche riformate, prima fra tutte la basilica di S. Giovanni in Laterano di Roma - che dipendeva da S. Frediano - quindi dalla canonica di S. Rufo presso Avignone, a sua volta a capo di una vasta rete di canoniche che dalla Francia si propagò in breve tempo al Portogallo e in tutto il continente europeo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa