Francesco Pifferi monaco camaldolese. Un aspirante precettore alla corte dei Medici (con la pubblicazione inedita del suo Trattato di Architettura Militare del 1602)
Un manoscritto inedito del 1602 rinasce attraverso l'opera dello storico Salvatore La Lota Di Blasi. È il "Trattato di Architettura militare" del monaco camaldolese don Francesco Pifferi, originario di Monte San Savino. È un tassello mancante nel più ampio panorama della trattatistica del settore che da Vitruvio prosegue in epoca moderna con Leon Battista Alberti, Sebastiano Serlio e lo stesso Galileo Galilei. L'autore attraverso uno studio e la ricerca delle fonti ripercorre con dovizia di particolari il profilo umano, biografico e scientifico, di un uomo che fu non solo monaco e teologo, ma anche studioso di astronomia e professore di geometria e matematica negli atenei di Pisa e di Siena; infine anche Accademico degli Intronati.