Lingua, apprendimento e discipline. La fisica in lingua di scolarizzazione e in CLIL/AIDEL
Sono passati 25 anni da quando il CLIL è stato introdotto nelle scuole di tutta Europa e quasi 20 da quando una legge di riforma degli ordinamenti lo ha reso obbligatorio negli anni finali della scuola secondaria di II grado in Italia. Ma cosa significa per un docente di una disciplina detta "non linguistica" insegnare anche attraverso una lingua straniera? Che cosa è cambiato, per effetto di questa modifica, nell'insegnamento di una disciplina detta "non linguistica" in lingua di scolarizzazione? Come si apprende, in una classe di liceo, una disciplina e la lingua di quella disciplina? Abbiamo provato a rispondere a queste domande raccogliendo dati e informazioni in quattro diversi licei italiani dove la fisica si insegna in lingua di scolarizzazione e in CLIL/AIDEL: sono state video-registrate lezioni di fisica in italiano e in lingua straniera (francese, inglese, tedesco) che sono state trascritte e analizzate per capire come le risorse presenti nello spazio multilingue di una classe di liceo vengano mobilizzate per apprendere una disciplina anche attraverso una lingua straniera.
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