Il sorcio
Nicolò Consorti, quarantacinque anni, sposato con un figlio, è uno scrittore di discreta fama che si mantiene con un lavoro anonimo in un istituto di credito romano. Nello «zoo aziendale» la bestia più sordida è Eraldo Martelli detto "il Sorcio", un collega sfrontato e insolente che prende di mira Nicolò e lo vessa con insulti e provocazioni quotidiane, fino al crollo psicologico. A dodici anni dalla prima edizione, Carraro riprende e sviluppa ulteriormente uno dei suoi libri più importanti e apprezzati, una riflessione d'autore sul bullismo e la prevaricazione negli ambienti di lavoro.