Le regole della prudenza
Una ricca collezione d'opere d'arte destinata al museo civico, una potente famiglia, il ritratto bruciato di un conte fascista ucciso alla fine della guerra, storici dell'arte e picchiatori senza scrupoli compongono un groviglio che un ambizioso assessore alla cultura cerca di districare seguendo le regole della prudenza. La violenza e il delitto, tuttavia, irrompono nella vita della città di provincia e ne scardinano in poco tempo il perbenismo, rivelando relazioni dominate da falsità, avidità e arrivismo. Condotta sul filo dell'ironia, la storia coniuga la trama gialla con la satira sociale e approda a un finale sorprendente che ne ribalta completamente il senso.
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