Piccoli uomini bianchi
Piccoli uomini bianchi, un romanzo evocativo e poetico che sceglie di narrare una pagina oscura della storia argentina senza ricorrere alle descrizioni dei momenti estremi, ma costruendo una sapiente architettura della quotidianità, viziata del terrore esercitato in modo arbitrario e insensato e dal silenzio che avvolge inesorabile le vite degli uomini. «Patricia Ratto, scrittrice argentina, racconta un luogo ai limiti del mondo, dove si nascondono vecchi nazisti e dove il regime, sono gli anni della dittatura, spedisce i perseguitati» - Barbara Ardù, Robinson Nel pieno della dittatura argentina, la professoressa Gabriela arriva da Buenos Aires nel paesino desolato e ventoso di José de San Martín. È una donna ordinaria, apolitica, che desidera solo svolgere il suo lavoro, insegnare matematica, e ambientarsi nella nuova realtà. Tramite le sue vicende, a poco a poco, il lettore viene calato nel clima opprimente che la circonda, in cui una violenza invisibile sembra sempre sul punto di esplodere, ed entra in contatto diretto con le vite stravolte della maggioranza silenziosa, né carnefice né vittima designata, costretta a vivere nell’insopportabile atmosfera del regime.
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