Monsieur Teste
Opera del 1926, ha raggiunto la sua variegata forma attuale - in cui coesistono epistole, frammenti, pagine di diario, racconti in terza persona e conversazioni - solo dopo la morte del suo autore, con l'edizione completa di Gallimard uscita nel 1946. Un compendio raffinato, nel quale Paul Valéry si sdoppia nel suo alter ego: "Monsieur Teste". Egli, come il nome suggerisce, è l'occhio interno della mente, il pensierio che preserva l'Io e ne difende i confini rispetto alla sensibilità, in una quotidiana sorveglianza sull'integrità intellettuale. Quella che non può essere certo definita un'autobiografia diventa però una testimonianza del dialogo interiore del grande poeta. Una lunga riflessione sulla coscienza e sul ruolo dell'intelligenza nello sviluppo e nel mantenimento dell'identità.