La danza delle streghe. Cunti e credenze dell'arcipelago eoliano
Nell'oscurità della notte un gruppo di donne giovani e festanti irrompe nella casa di un uomo che dorme e, al suono di una musica, inizia a danzare. Un bagliore di luci le illumina rilevando allo sguardo del maschio la nudità delle danzatrici. Da dove arriva quella compagnia di donne? Chi sono? Streghe? Streghe! Affermano molti! Seguendo la via dei cunti, esse giungevano nelle isole, da sole o in piccoli gruppi, per farsi le volate, banchettare, divertirsi, ballare. Perché allora sono nemiche degli uomini? In un affascinante percorso che esplora la millenaria e misteriosa figura delle streghe attraverso le voci dei narratori raccolti in quasi trent'anni di ricerche sul campo, l'Autrice ci riporta volti di figure lontane. Eredi delle ninfe, delle melusine medievali, connubi tra Diana, Erodiade e Ecate, le Majare eoliane sono legate alle nuvole e al vento. Ma esse non provengono solo dal mondo del mito: l'Autrice individua infatti un'immagine di strega che ha una referenza storica e territoriale. In queste isole, infatti, le donne erano pescatrici. La scena delle donne che andavano a mare, profondamente radicata nella memoria insulare, ha dato vita a una delle storie più diffuse nell'oralità popolare. Non solo. Dai racconti passati di bocca in bocca nell'arco di millenni, prende corpo in questo volume un altro essere arcaico e misterioso: la serpe con i capelli. I documenti etnografici di tradizione orale riuniti in quest'opera contribuiscono a tracciare un'identità dei luoghi. In un tempo in cui turismo e globalizzazione vanno velocemente omologando le isole ad altri territori, essi fanno conoscere tratti e peculiarità delle cultura delle isole Eolie, definite dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
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