Da stretti coni
Dramma religioso in versi in due atti. Tema: La fede in Gesù. I personaggi sono evangelici, nella situazione scritturale della notte dei tradimenti. Primo atto: Siamo nel Getsemani, quando Gesù disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare».[1] In realtà, i discepoli non dormono: litigano e deplorano Gesù. Sfiduciati, decidono di abbandonarlo. Tutto è messo in discussione e Pietro non assume il ruolo di guida. Entrano però in scena una donna (Lc. 7, 36 - 50) e l'Adultera (Gv. 8, 1- 11). Capiscono le intenzioni dei discepoli e si ribellano. Pietro Giacomo e Giovanni resistono ai loro appelli. Entra intanto in scena il lebbroso guarito (Mc. 1, 40 - 45) che spalleggia le donne. D'improvviso, si sentono i passi di Gesù. Pietro scaccia gli ultimi arrivati e impone agli altri discepoli di buttarsi a terra e fingere di dormire. Secondo atto: Il mattino dopo, Malco (Gv. 18, 10), il cui orecchio era stato tagliato da Pietro, percorre un sentiero. Si chiede che cosa sia successo. Sente un lamento. È Giuda. Nasce tra i due un confronto, da cui emerge la disperazione di Giuda. Malco lo critica, finché Giuda si uccide. In quella, giungono Pietro, Giacomo e Giovanni, in fuga per gli ultimi avvenimenti. Essi riconoscono nel cadavere "il traditore", mentre rientrano in scena le due donne e il lebbroso guarito. Pietro è sempre più interdetto ma le pressioni degli ultimi arrivati ribaltano la situazione. Finalmente illuminato, Pietro s'immagina il Crocefisso e su questa visione fa il definitivo atto di fede.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa