Il suono del monsone
Bardo Weitz è un uomo pertinace, cresciuto dai nonni nella periferia di Monaco nei primi anni '50 per la giovinezza dei genitori, poco più che adolescenti. A trent'anni ha già piantato un pioppo, scritto un libro, assolto il servizio militare come Ufficiale, intrapreso la carriera universitaria all'Università di Monaco. È sposato con Selina e ha 2 figli. Nonostante abbia ottenuto la docenza nella sua università, risponde ad un annuncio, in cui si cerca un giovane accademico per attività di ricerca internazionale, di una società di consulenza di Basilea, la Globus International, specializzata in marketing e logistica. Viene subito assunto e ben presto inizia a viaggiare per il mondo. Quando viene inviato in Birmania, decide di trasferirsi con tutta la sua famiglia nella capitale Rangoon. La vita della comunità di consulenti, diplomatici ed esperti stranieri, fatta di perlustrazioni fluviali per ottimizzare i trasporti, e cocktails in ambasciate e case private per ingannare il tempo, specialmente durante il periodo dei monsoni, è la vita che l'aspetta. Ma l'aspetta anche l'inatteso: si innamora, corrisposto, di Soledad, un alto funzionario dell'ambasciata spagnola. Il suono del monsone rende mutevoli e confusi gli stranieri della comunità che racconta, una comunità mobile e quasi sospesa. Così come sconvolge i paesaggi e le città, sembra che la tempesta abbia ripercussioni sul loro mondo affettivo, e rimescola le carte e gli amori.
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