Dante
Massimo poeta del Medioevo e di tutti i tempi, Dante si distingue per la sua straordinaria capacità di parlare alla coscienza e alla sensibilità del lettore moderno come nessun altro poeta o scrittore antico: e ciò, malgrado la tematica da lui assunta a materia di poesia sia tipicamente medievale, dunque legata a un quadro culturale, a un atteggiamento mentale, a un modo di sentire, quali non si saprebbe immaginare più lontani da quelli nostri di oggi. Per cercar di capire e dare una spiegazione in termini razionali e storici a questo che molti autorevoli e spesso severi critici del '900 - da E.A. Auerbach a E.R. Curtius, da A. Pagliaro a G. Contini - hanno definito il « miracolo » dantesco, non basta la lettura, pur fondamentale, dell'opera sua, ma è necessario ripercorrere un itinerario biografico e intellettuale a sua volta fuori dell'ordinario e per molti aspetti "miracoloso": è necessario indagare e ricostruire il cammino compiuto da Dante, dalle prime prove poetiche giovanili, nella Firenze ancora, sostanzialmente provinciale di fine '200, alle più impegnative elaborazioni dell'età matura, fino alla sublime realizzazione della Commedia. In questa prospettiva si è mosso l'autore del presente volume, che non nasconde per altro la sua ambizione di andare al di là dell'obiettivo primario di delineare un disegno - essenziale, ma non sommario - di Dante e della sua opera. Frutto, in realtà, di oltre un trentennio di ricerche e di studi, che hanno consentito l'acquisizione di novità importanti, di ordine biografico ed esegetico, in tema dantesco, questo lavoro si propone anche l'obiettivo di esibire i risultati di tali indagini incardinati nel profilo generale del personaggio, che ne risulta per molti aspetti, non marginali, meglio definito e illuminato. Di qui ancora l'attenzione a tutta una serie di problemi aperti, che ha lo scopo di offrire un quadro complessivo della problematica critica dantesca, parte della fisionomia del personaggio e componente non secondaria del fascino che continua, dopo settecento anni, a esercitare sulla fantasia dei suoi lettori. Nella convinzione che conoscere Dante (soprattutto avendone una conoscenza problematica) è la condizione necessaria e la premessa immancabile per amare Dante.