Il figlio del cielo. Cronaca dei giorni sovrani
Sullo sfondo della vita quotidiana di corte e di rivolgimenti epocali che minano le già fragili fondamenta dell'Impero di Mezzo - la guerra sino-giapponese, la Riforma dei Cento giorni, il colpo di Stato di Cixi, la rivolta dei Boxer e la sua reppressione da parte dei "Barbari stranieri" - va in scena la tragedia metafisica di un Amleto cinese che si dibatte in cerca di una propria identità e di un proprio posto nella storia. Pubblicato postumo nel 1975, "Il figlio del cielo" è considerato al pari di "René Leys" e "Stele" uno dei testi cardine dell'opera di Segalen e del suo concetto di esotismo come estetica del diverso. Dando prova di una straordinaria dimestichezza con il canone della tradizione letteraria e storiografica cinese, Segalen concepisce questo romanzo come la cronaca di un Annalista particolare incaricato dall'Imperatrice-Vedova Cixi di registrare gli atti, le parole e gli scritti "caduti dal pennello" del penultimo sovrano della dinastia Qing, l'Imperatore Guangxu. Ne emerge la figura di un giovane malinconico, tormentato dalla sua carica di Figlio del Cielo, ovvero di mediatore tra Cielo e Terra, e schiacciato dall'eredità degli antenati e dalle immutabili tradizioni di un impero millenario. Prefazione di Alessandra C. Lavagnino e postfazione di Henry Bouillier.
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