Brian De Palma
Ha materializzato paure, incubi, ossessioni frammentate; ci ha trascinato dentro i labirinti dell'immaginario collettivo novecentesco; ha dato corpo ai fantasmi del nostro inconscio: Brian De Palma è uno dei maggiori autori emersi dal cinema americano anni Settanta, maestro di stile, sempre in bilico tra un'anima di artista indie e le regole del gioco che Hollywood detta. De Palma ha visto ingiusti insuccessi trasformarsi in cult movies (Il fantasma del palcoscenico), ha fatto emergere dalla trama dei film di genere la filigrana delle teorie sulla visione e sull'eccesso di immagini dal quale siamo sommersi. Ha diretto alcuni dei thriller più belli degli ultimi quarant'anni (Vestito per uccidere, Blow Out), ha dato vita a due giganteschi maudit del gangster movie (Tony Montana in Scarface e Carlito Brigante in Carlito's Way), ha ricreato le atmosfere più insidiose del noir (Femme Fatale e Black Dahlia), ha registrato le atrocità indotte dalle guerre (Vittime di guerra, Redacted). Sempre rielaborando una lingua che è tra le più raffinate e consapevoli del cinema hollywoodiano, sempre scavando nell'intricata rete degli sguardi, delle riproduzioni, dei riflessi, dei suoni, delle fantasie, dei sogni dentro ai quali ci perdiamo quotidianamente. Brian De Palma è lo specchio nel quale si riflette la perdita di senso contemporanea. Con saggi di alcuni fra i più prestigiosi studiosi del genere e molte gallerie fotografiche, è un libro che soddisfa sia gli studiosi sia gli appassionati di cinema.