Movie:box. Il grande cinema e la fotografia
"Nelle immagini di fotografi come Richard Avedon, Michel Comte, Eve Arnold, Philippe Halsman, Herb Ritts, Martin Schoeller, Phil Stern, George Hurrell, Ernst Haas, Dennis Stock, Clarence Sinclair Bull, Eugene Smith rivive il cinema, la sua magia, i suoi spazi fantastici, i suoi immortali personaggi. Potrebbe sembrare un controsenso un libro di cinema fatto di fotografie. Ma è uno strano meccanismo quello che si mette in moto sfogliando questo libro. Vedo una foto di Marilyn Monroe e penso a quando suona l'ukulele con le altre Dame del ritmo o si fa sollevare la gonna da uno sbuffo d'aria della metropolitana o ancora si ripara dagli spruzzi delle cascate del Niagara sotto una cerata gialla. Guardo un ritratto di Clarke Gable e torna in mente lo schiaffo a Rossella O'Hara, o il tentativo di fare l'autostop insieme a Claudette Colbert o la caccia ai cavalli selvaggi nei deserti del Nevada... capita sotto le mani una immagine di Anna Magnani e la sento gridare dietro. I meccanismi del ricordo e del piacere funzionano così: hanno bisogno di un punto di partenza, di un aggancio, di uno stimolo. Anche per il cinema. Sfogliando le pagine che seguono, immagini e ricordi si accavalleranno in maniera inestricabile, perché un ritratto rimanderà a un film, una foto di scena ci ricorderà una battuta, secondo un meccanismo di rinvii e una rete di collegamenti che stimolano la memoria e riaccendono la fantasia." (Paolo Mereghetti)
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