Weegee di Weegee. Un'autobiografia
La confessione, priva di censure e piena di colore, del più tempestoso protagonista dell'epoca d'oro della fotografia, l'autobiografia di "Weegee the Famous", (alias Arthur Fellig) che nei violenti anni venti, trenta, quaranta, cinquanta - e sessanta - li ha "immortalati" tutti, politici e uomini di stato, guardie e ladri, contrabbandieri e gangster, spogliarelliste e star... e le cui foto migliori (di crudo ma superbo realismo) oggi sono custodite al Museum of Modem Art. Cane sciolto fin dalla nascita, Weegee proveniva dalla più nera povertà delle strade di New York. Il mondo che ha conosciuto, e che ha in parte rappresentato nel suo celebre Naked City, non gli ha mai dato tregua, né lui l'ha chiesto. In questo libro, illustrato da una galleria di immagini del grande maestro, Weegee srotola le sue storie al ritmo audace del suo slang ("io lo chiamo inglese"), restituendo la nuda verità, come l'ha vista, di uomini famosi e infami, dai bassifondi alla crème newyorchese, dai campi nudisti a Piccadilly, dalla Bowery a Hollywood, Monaco e Parigi. Pieno di battute al vetriolo e secche frecciate, Weegee in persona ci racconta i suoi giorni più eccitanti a "Weegeeland". "Ho scattato le immagini più famose di un'epoca violenta, le foto che tutti i grandi quotidiani, con tutte le loro risorse, non riuscivano ad avere ed erano costretti a comprare da me. E scattando quelle foto, ho fotografato anche l'anima della città che conoscevo e amavo."
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