Lanapolicinese. Ipsorumque sinensium
Chi abbia voglia di conoscere quanto di cinese sia contenuto nella storia della città di Napoli, non ha che da leggere questo libro che contiene alcuni racconti, riportati seguendo un generale ordine cronologico, intorno a personaggi, storie, opere d'arte, originali o cineserie, etc., avendo come tema conduttore la storia della presenza cinese sotto il sole napoletano. Dai ragazzini con gli occhi a mandorla alle porcellane di Jingdezhen, dalla sala cinese di Portici al cimitero dei cinesi di San Giovanni a Teduccio, dalla salita dei Cinesi del Duca di Noja ai mandarini nel giardino della Regina nel Parco di Capodimonte, dai militari italiani in partenza e quelli di ritorno dalla Cina, dai padri, vescovi, gesuiti e francescani del Regno di Napoli alla visita dell'Ambasciata Cinese, dai corsi di lingua italiana per cinesi ai corsi di cinese per italiani, dai libri in lingua cinese ai libri in cui si parla di Cina, dal carnevale cinese alla pagoda cinese. Si tratta di un modo diverso di far emergere quegli aspetti sociali, che generalmente sfuggono alle trattatistiche specializzate, tralasciando gli approfondimenti tematici e privilegiando la messa in luce di quanto gli scambi culturali influiscano nel far conoscere un popolo. Si va dal cogliere gli interessi della nobiltà napoletana a fregiarsi della decorazione in stile cinese, al rilevare come per i sacerdoti, dei tanti ordini religiosi che avevano sede a Napoli, fosse una delle missioni più ambite quella di andare in Cina, e finanche come la Cina sia entrata nel quotidiano partenopeo con i toponimi di strade cittadine direttamente riferite ai cinesi, così come a personaggi che hanno avuto al centro del loro interesse, appunto, la Cina.
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