Tommaso d'Aquino. «De ente et essentia». Selezione di brani e commento
Primo volume della nuova collana targata Rogiosi editore "Parthenologos", che inaugura un nuovo percorso della casa editrice legato all'universo filosofico, in particolare ai filosofi partenopei o che in terra di Partenope si sono formati, il testo curato da Massimiliano Crocco presenta una selezione di brani tratti dal "De ente et essentia" di , Tommaso d'Aquino - uno dei più grandi pensatori dell'età medievale - con relativo commento. Si parte da un breve racconto dei primi anni napoletani dell'Aquinate, gli anni giovanili, quelli della sua formazione, nei quali - come per ogni adolescente - per lui «Napoli fu maturità e conflitto», come ipotizza il curatore. Ecco quindi le esperienze fatte durante la permanenza nel complesso conventuale di San Domenico Maggiore, lo studio della teologia nella neonata università fondata da Federico II - che ancora oggi porta il suo nome -, la scelta di entrare a far parte dell'ordine domenicano, anch'esso di recente costituzione. Il testo entra nel vivo con la presentazione dei passi scelti del "De ente et essentia" - nella traduzione dal latino di Pasquale Porro - in un percorso attraverso il quale il curatore sceglie di analizzare la costellazione iniziale delle 'immagini concettuali' che Tommaso aveva davanti a sé, soffermandosi in particolare su quanto concerne il mondo dell'uomo e delle esperienze sensibili. La spiegazione tomista degli enti reali e degli enti logici, e quella delle essenze, viene analizzata e commentata da Massimiliano Crocco in un linguaggio che al rigore filosofico unisce una grande ricchezza di esempi 'visivi', consentendogli - come scrive nella Prefazione Luigi Imperato - «di riappropriarsi empaticamente non solo dei pensieri, ma persino dei vissuti del suo autore». Ne emerge una visione nuova e affascinante del pensiero e della figura di Tommaso d'Aquino.
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