Teschi, fossili, vulcani «et altra mirabilia»: i segreti dell'illustrazione scientifica nel Seicento napoletano
Curiosità, conoscenza, occultismo, superstizione, scienze e arti. Questo è l'universo che poteva contenere un libro del Seicento, nel quale la tecnologia di stampa portava finalmente al largo l'uso delle illustrazioni. L'arte grafica, al servizio dei vari ambiti delle nascenti scienze moderne, diviene un palcoscenico di comunicazione del sapere, in cui l'immagine serve sì il testo, ma vi rivaleggia pienamente nel conferire prestigio al libro. Attraverso una scelta dei temi più curiosi e coinvolgenti del naturalismo napoletano, Tiziana Del Vecchio passa in rassegna le varie tipologie e tecniche della decorazione libraria, portando il lettore a immergersi in un'atmosfera in cui la conoscenza scientifica andava faticosamente affermandosi e viaggiava tra le mani dei dotti avidamente, tanto da far considerare ogni nuova pubblicazione un piccolo tesoro. Ecco il breviario perfetto per conoscere quell'inesplorato e misterioso mondo che congiungeva scienza e umanesimo nell'officina dei saperi: la stamperia.
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