Il Sessantotto a Napoli. Frammenti di vita
Il Sessantotto a Napoli. Frammenti di vita: L'autore parte dal desiderio di inquadrare immagini del Sessantotto a Napoli, a cinquant'anni esatti da quei mesi così vivi e densi di avvenimenti, in Europa, in Italia, e specificamente in città . Questo desiderio sembra disperdersi nell'enormità del materiale esistente, dai quotidiani, alle riviste, ai libri, e nella necessità di rigore storico, che spinge a identificare un filo conduttore. Allora a tentoni cerca un'icona, una storia, e va quasi a "sbattere" - così racconta - contro un frammento apicale di femminismo napoletano: Lina Mangiacapre. Questo testo è il tentativo di ricostruire squarci di paesaggi napoletani che contengano il suo corpo, "politico" come il corpo di ogni donna, e alcune sue parole, sotto l'ombra calda di un Vesuvio che sembra, allora come oggi, sorridere della storia umana. The author starts from the desire to frame images of sixty-eight in Naples, exactly fifty years from those months so alive and full of events, in Europe, in Italy, and specifically in the city. This desire seems to disperse in the enormity of the existing material from newspapers, magazines, books, and the need for historical rigor, that drives us to identify a common thread. Then groping search an icon, a story, and almost goes to "slam"-so says--against a Neapolitan feminism apical fragment: Lina Mangiacapre. This text is the attempt to reconstruct glimpses of Neapolitan landscapes containing his body, "political" as the body of every woman, and some of his words, in the shadow of Vesuvius that seems hot, then and now, smile in human history.
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