Il tempo inquieto. Per un uso politico della temporalità

Il tempo inquieto. Per un uso politico della temporalità

Se l'organizzazione e il controllo dello spazio sono propri della sovranità politica, la dimensione del "politico" è, non meno, strettamente legata a un razionale uso della temporalità. Dopo una prima fase, in cui la ciclicità naturale riduce ogni istanza modificativa, la politica moderna si distacca dalla concezione destinale dell'umano svolgendo e utilizzando i modi del tempo. Il passato, la memoria e la storia per radicare negli eventi trascorsi la propria identità e progettualità politica. Il presente, come il tempo dell'occasione per la trasformazione o il governo della realtà effettuale. Il futuro come proiezione strategica e attesa. Questo modello collassa a partire dagli ultimi decenni del Novecento quando si impone il "presentismo", un regime temporale segnato dalla concentrazione sul presente, esaltato e accelerato dalle pratiche del consumo. Un ritorno all'eterno ritorno dell'identico, un dominio dell'attualità in cui la politica è ridotta a risposta rapida alla contingenza più stretta. Un rilancio della politica - la scommessa per una sua rinnovata forza vitale - non può dunque non passare per una "distensione" del pensiero e dell'agire lungo l'intero arco della temporalità, attivando il passato, sollecitando il presente, progettando il futuro.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Il tempo inquieto. Per un uso politico della temporalità
  • Autore: Franco Milanesi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Ombre Corte
  • Collana: Culture
  • Data di Pubblicazione: 2022
  • Pagine: 147
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 9788869482229
  • Società - Politica

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