Pratiche di inchiesta e conricerca oggi
L'iper-industrializzazione insita nel funzionamento della macchina digitale tende a indirizzare in senso prestazionale non più solo la forza-lavoro di marxiana memoria, ma l'intera capacità umana attiva puntando a performare la soggettività in tutti i campi dell'agire sociale. In un tale contesto, in che modo la conricerca può, o non può, dirsi ancora attuale? Riprendendo l'approccio di Romano Alquati, il volume intende proporre una disamina critica della conricerca come pratica per la produzione di conoscenza orientata criticamente e potenziale strumento di trasformazione sociale. Non riducibile a una metodologia di ricerca sociale, essa punta a trasformare tanto l'"oggetto" di ricerca quanto il "ricercatore". Non in astratto ma in relazione alle differenti fasi dello sviluppo capitalistico con la composizione di classe di volta in volta data, con le sue dimensioni tecnica e politica in perenne tensione verso quello scarto che permette, a volte, il costituirsi di soggettività non sottomesse al suo apparente determinismo. Focalizzando la questione della produzione del soggetto neoliberale e della precarizzazione diffusa nell'"industrializzazione dell'agire", il volume vuole aprire un confronto a partire da alcune inchieste e conricerche che insistono su ambiti significativi, dal lavoro mediato da piattaforme digitali alla condizione dei freelance nell'editoria, alla situazione precaria dei ricercatori universitari, a movimenti sociali di nuovo tipo come il No Tav, nei quali fa capolino e si fa faticosamente strada una soggettività altra.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa