Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Le cose non dette e quelle non fatte
Ancora oggi, i misteri fondamentali che gravano sulle stragi di Capaci e via D'Amelio restano insoluti: chi erano le menti raffinatissime, i cervelli delle stragi, i pupari dei manovali del crimine? Perché in tempi così ridotti e con modalità così clamorose sono caduti, uno dopo l'altro, i due grandi nemici di Cosa Nostra? Questo libro, frutto di anni di ricerca, costituisce il tentativo di tracciare una lista ragionata delle circostanze oscure dei due attentati, formulando, ove possibile, qualche ipotesi di spiegazione. Di fondamentale importanza le fonti utilizzate, che rivelano un quadro di menzogne, reticenze, depistaggi, tradimenti, sparizioni di documenti, diffamazioni, infedeltà istituzionali e negligenze investigative.
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