Cinquant'anni di palcoscenico
Nei suoi cinquant'anni di carriera Eduardo Scarpetta ha impersonato, reinventandone forme e contenuti, il grande teatro dialettale napoletano. Erano gli anni d'oro di Pulcinella e del San Carlino, quando il teatro sembrava nascere tra i vicoli e i mercati e rivivere, in un esilarante distillato, sugli sgarrupati palcoscenici della città di Napoli. Nella sua autobiografia Scarpetta ci racconta ciò che solo lui poteva raccontarci: i dietro le quinte, i dispetti, le esagerazioni, gli equivoci e le manie di un carrozzone guidato da personaggi sempre memorabili. Tra loro brilla Antonio Petito il più grande Pulcinella di tutti i tempi e il più rispettato e temuto dei capocomici, che viveva per combinare scherzi (atroci) ai colleghi. E poi, naturalmente, Scarpetta stesso: dagli esordi all'affermazione con Don Felice Sciosciammocca, dalla causa intentatagli da D'Annunzio al successo di "Miseria e nobiltà", in un libro di memorie, come disse Benedetto Croce, "così divertenti per i lettori contemporanei, cosi utili ai curiosi futuri". Prefazione di Goffredo Fofi. Contributi di Luca e Luigi De Filippo.